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Al via il progetto “il 5 e il 10”

“Il 5 e il 10” è il nuovo e innovativo progetto di politiche giovanili, nato dalla collaborazione tra la Cooperativa Il Cantiere, l’assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Treviolo e ATB. Un‘iniziativa unica in Italia che vede gli educatori del C.A.G. (Centro di Aggregazione Giovanile) “Il Graffio” di Treviolo salire a bordo dei pullman per entrare in contatto con gli studenti, proponendo attività di formazione durante il viaggio.

Tra le 7 e le 8 del mattino, prima del suono della campanella, e dopo la fine delle lezioni i bus diventano protagonisti dei pensieri e dei discorsi tra i giovani che si recano a scuola. In un momento storico in cui è diventato molto difficile trovare una dimensione d’incontro con i più giovani perché non far diventare il viaggio da casa a scuola, e viceversa, un’occasione di riflessione e di crescita?

Così è nato il progetto “il 5 e il 10”, il cui nome prende in prestito quello delle linee che collegano Treviolo alle scuole superiori e istituti scolastici di Bergamo e di Dalmine. Un modo per valorizzare il ruolo che il territorio ha nel connettere le persone.

Lo scopo è quello di aiutare i giovani a riconoscere e rispettare la dimensione pubblica, collettiva e di bene comune dei mezzi di trasporto pubblici e informarli su progetti e iniziative a loro dedicate. Inoltre, la presenza degli educatori sugli autobus e nei pressi delle fermate consentirà di:

  • avviare primi avvicinamenti e interlocuzioni con i ragazzi e le ragazze;
  • sollecitare pensieri e provocare domande;
  • raccogliere informazioni, stimoli, bisogni, desideri;
  • costruire riconoscimenti, affidamenti e ingaggi su azioni e progetti specifici.

«Ci siamo resi conto che, soprattutto dopo la pandemia da Covid-19, le abitudini di ragazzi e ragazze sono notevolmente cambiate. Si fa sempre più fatica a concretizzare una educativa tradizionale. Ecco che abbiamo pensato ad un’attività “di strada”, più adatta ai tempi che stiamo vivendo: saranno gli educatori ad andare dai giovani nei luoghi in cui è possibile incontrarli. I Bus sono molto di più di un mezzo di trasporto. Possono essere anche un mezzo di confronto quotidiano», spiega Martina Locatelli, Assessora alle Politiche giovanili, comunicazione e innovazione del Comune di Treviolo.

«Abbiamo accolto con entusiasmo la richiesta del Comune di Treviolo. Investire sui ragazzi è l’arma più potente che abbiamo per costruire il futuro. Ci piace l’idea che l’autobus venga riconosciuto come spazio sociale a tutti gli effetti dove trascorrere momenti con altre persone, scambiarsi confidenze e fare nuove conoscenze. Iniziative come questa sono meritevoli, per questo siamo al fianco del Comune di Treviolo e della Cooperativa Il Cantiere in un progetto così sfidante», commenta Liliana Donato, Direttore Generale ATB Mobilità S.p.A. 

«Una delle direttrici del nostro lavoro socioeducativo è andare dove stanno i ragazzi e le ragazze: nei parchi, nelle piazze, e persino sui pullman che trasportano gli studenti a scuola – afferma Giuseppe Pinto, educatore del C.A.G il Graffio –. “Il 5 e il 10” è un progetto innovativo e inedito, mai sperimentato prima. A partire dal 22 gennaio, per due volte alla settimana, noi educatori saremo presenti sui bus nei tragitti di andata e ritorno da scuola. In una fase iniziale utilizzeremo strumenti ludici e animativi – compatibilmente con lo spazio a disposizione e con la presenza di altri passeggeri – con l’obiettivo di avviare il dialogo con i ragazzi. Sarà un work in progress da costruire giorno dopo giorno per rendere il trasferimento un tempo vitale, denso di scambi, confronti e relazioni».

In accordo con ATB gli educatori che prenderanno parte al progetto saranno dotati di un apposito tesserino di riconoscimento. Inoltre, a partire dal 15 gennaio, saranno posizione sulle pensiline del Comune di Treviolo delle bacheche, create dai ragazzi frequentanti il C.A.G. “Il Graffio”, per ospitare le locandine informative pensate per gli studenti pendolari che spiegano nel dettaglio il progetto. Le fermate dei pullman diventano quindi strumento di comunicazione offline e di sensibilizzazione.